Le sottostrutture quali spalle e pile di un ponte sono collegate all’impalcato mediante dei dispositivi detti dispositivi di vincolo, così chiamati proprio per la loro funzione di fissaggio delle sottostrutture alle sovrastrutture. Questi elementi sono soggetti alle seguenti azioni: quelle trasmesse dall’impalcato (escursioni di esercizio) e quelle trasmesse dalle sottostrutture (azioni sismiche).
Nel primo caso i dispositivi hanno la funzione di assorbire le azioni di servizio che l’impalcato trasmette ai dispositivi di vincolo e di trasferirle alle sottostrutture: per questo motivo sono detti dispositivi di appoggio. Nel secondo caso hanno la funzione di assorbire le azioni sismiche che le sottostrutture potrebbero trasmettere su di loro e quindi all’impalcato: per questo viene attribuito il nome di ‘dispositivi antisismici’.
Gli appoggi sono dunque particolari dispositivi di vincolo che permettono gli spostamenti causati da vari fattori quali temperatura ed attività sismiche ed agevolano l’assorbimento delle traslazioni e delle rotazioni dovute a carichi da traffico, carichi da vento, azioni in curva e altri fenomeni.
Lo schema di vincolo cioè la disposizione degli appoggi deve essere studiata in modo tale da consentire la trasmissione delle forze in maniera univoca dalla sovra alla sottostruttura.
Esistono due grandi sottogruppi di appoggi da ponte: gli apparecchi di appoggio in acciaio e gli appoggi in gomma. Si annoverano tra gli appoggi in acciaio, gli appoggi POT (detti anche appoggi a disco elastomerico confinato o appoggi a disco elastomerico incapsulato).
